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Descrizione

Affidamento familiare

Il SSC attua interventi di sostegno e sensibilizzazione sui temi dell’affido nelle sue diverse forme, reperimento delle famiglie affidatarie, valutazione degli abbinamenti minore-famiglia affidataria e affiancamento di quest’ultima durante l’esperienza dell’affido, nonché sostegno e mediazione nei rapporti tra famiglia d’origine e famiglia affidataria.

Ai sensi della normativa vigente, l’affido familiare può essere consensuale e giudiziale. Quello consensuale, disposto dai servizi sociali in accordo con la famiglia di origine, viene proposto nelle situazioni di rischio e/o pregiudizio del minore, è formalizzato in uno specifico contratto stipulato tra questi due soggetti e la famiglia affidataria e rende esecutivo il provvedimento del giudice tutelare.

Approfondimenti

L’affido parentale: l’affidatario (famiglia o persona singola) deve esser legato al minore da un vincolo di parentela entro il 4° grado (fratelli, cugini, nonni, zii). Per poter procedere all’affido il Servizio sociale dei Comuni deve acquisire una certificazione attestante l’idoneità all’accoglienza della famiglia affidataria.

L’affido parentale di minori stranieri non accompagnati: similmente a quanto indicato per i minori residenti, anche i Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) cioè minori non Italiani o cittadini Europei che giungono sul territorio italiano senza un genitore o un adulto per loro legalmente responsabile, possono essere affidati a parenti entro il 4° grado (fratelli, cugini, nonni, zii), regolarmente residenti in Italia.

L’affidamento etero familiare: può essere consensuale o giudiziale. In entrambi i casi alla base dell’affido vi è la temporanea impossibilità dei genitori di provvedere alla cura e all’educazione del minore e la contestuale necessità di allontanare quest’ultimo dal suo contesto di vita. In queste situazioni il minore viene collocato presso l’affidatario (famiglia o persona singola), senza interrompere i contatti con la famiglia di origine presso la quale ritornerà a vivere una volta superata la situazione di temporanea difficoltà. L’affidamento familiare dura al massimo 24 mesi e può essere prorogato solo per una volta dal tribunale per i minorenni.

Per ulteriori informazioni, consulta il sito regionale.

Il Servizio sociale dei Comuni dell’Ambito territoriale Carso Giuliano valuta l’opportunità dell’attivazione e l’appropriatezza dell’intervento, formalizzando l’istituto dell’affidamento in uno specifico contratto tra famiglia di origine e famiglia affidataria.

Le famiglie o i singoli che si dichiarano disponibili all’affido possono rivolgersi agli uffici del Servizio Sociale per informazioni relative all’eventuale percorso da intraprendere.

La domanda completa con gli allegati previsti viene compilata presso il Servizio Sociale del Comune in seguito alla valutazione della situazione da parte del Servizio Sociale Professionale.

Il servizio di affido in ogni sua forma è gratuito: per le famiglie affidatarie è prevista l’erogazione di un contributo economico destinato ad integrare le spese sostenute a favore del minore.

L’importo del contributo varia in base alla tipologia di affido.

 

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