Descrizione

I “caregiver” familiari possono richiedere un contributo a sollievo e a supporto delle attività svolte in favore di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi della Legge 05/02/1992 n. 104, art. 3, com. 3 o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della Legge 11/02/1980, n. 18.
Le attività vengono definite nel progetto personalizzato, che dev’essere elaborato dai Servizi sociali comunali. La metodologia prevede una modalità di presa in carico integrata della persona assistita, con la valutazione multidimensionale dei bisogni effettuata in equipe e il cui esito orienta l’elaborazione del progetto personalizzato nel quale sia riconosciuto e definito il ruolo del caregiver quale componente del budget personale di progetto.
Si intende per caregiver familiare, in conformità alla Legge 27/12/2017, n. 205, art. 1, com. 255 la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, ovvero, nei soli casi indicati dall’ della Legge 05/02/1992, n. 104, art. 33, com. 3, di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi della Legge 05/02/1992 n.104, art. 3, com, 3, o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della Legge 11/02/1980, n. 18.
L’aiuto economico è rappresentato da un contributo di 300,00 € mensili per un massimo di 12 mesi, nei limiti delle risorse disponibili. L’aiuto decorre dal primo giorno del mese successivo alla predisposizione del progetto personalizzato e viene corrisposto mensilmente senza obbligo di rendicontazione da parte del “caregiver” familiare beneficiario del contributo.
Il beneficio decade in tutti i casi in cui i Servizi sociali accertino situazioni di carattere personale del “caregiver” o inerenti alla persona assistita (come ad esempio decesso, trasferimento o ricovero definitivo) che comportino il venir meno dell’attività di sostegno familiare domiciliare previsto nel progetto personalizzato. Inoltre l’aiuto economico regionale viene a cadere se la persona non autosufficiente assistita diventa beneficiaria di uno specifico contributo regionale a sostegno della domiciliarità.
Approfondimenti
Presso lo Sportello Informativo delle due sedi centrali, Piazza della Repubblica e Borgo San Mauro 124, del Servizio sociale dei Comuni dell’Ambito Carso Giuliano se residenti nei Comuni di Muggia, San Dorligo della Valle, Duino Aurisina, Sgonico e Monrupino.
Presso le due sedi potrà essere ritirata copia della modulistica per l’autosegnalazione.
I caregiver compilano il modulo di autosegnalazione.
La presentazione della domanda non prevede dei costi.
Modulo di autosegnalazione.